Almeno 19 palestinesi, tra cui una bambina di quattro anni, hanno perso la vita a causa della malnutrizione nelle ultime 24 ore a Gaza. La notizia è stata riportata da fonti affidabili come la Bbc e la Cnn, che hanno citato il portavoce dell’ospedale dei Martiri di al-Aqsa, situato a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.
Il numero crescente di vittime
Secondo la Cnn, dal momento dell’escalation del conflitto nell’ottobre 2023, il numero totale di bambini deceduti per malnutrizione nella Striscia ha raggiunto almeno 76. Il dottor Khalil al-Daqran, portavoce dell’ospedale, ha dichiarato alla Bbc: “Diciannove persone, inclusi bambini, sono morte di fame“. Ha evidenziato la grave situazione degli ospedali, che non sono più in grado di fornire cibo ai pazienti e al personale, molti dei quali non riescono a lavorare a causa della fame estrema.
La mancanza di beni essenziali
La mancanza di beni di prima necessità è allarmante; ad esempio, il latte artificiale per i neonati è completamente esaurito. “Gli ospedali non possono fornire nemmeno una bottiglia di latte ai bambini che soffrono la fame“, ha aggiunto al-Daqran, sottolineando l’assenza di latte in polvere sul mercato.
Un caso emblematico
Un caso emblematico è quello di Razan Abu Zaher, una bambina di quattro anni, deceduta ieri a causa della malnutrizione presso l’ospedale dei Martiri di al-Aqsa. Il dottor al-Daqran ha descritto la situazione a Gaza come la fase di carestia più grave, con livelli catastrofici di sofferenza, il tutto avvenendo in un contesto di silenzio internazionale senza precedenti. Ha commentato che i bambini che stanno morendo sono stati derubati della loro infanzia in modo duplice: “una volta bombardandoli e uccidendoli, e una seconda volta privandoli del latte e di un pezzo di pane“.
La crisi umanitaria in corso
La crisi umanitaria a Gaza continua a deteriorarsi, con un numero crescente di vittime e una comunità che si trova in una situazione disperata.