Almeno sette persone hanno perso la vita a causa di attacchi avvenuti nel sud e nel nord della Striscia di Gaza, segnando un ulteriore aumento della violenza nella regione. Questa tragica notizia è stata riportata il 21 luglio 2025, da fonti mediche locali e dalla testata britannica Guardian, che ha fornito dettagli sugli eventi che si sono svolti nella giornata.
Attacco a Deir al-balah
Nella città di Deir al-Balah, situata nella parte centrale della Striscia di Gaza, tre palestinesi sono stati uccisi e diversi altri hanno subito ferite a causa del fuoco di carri armati israeliani. I mezzi militari hanno fatto irruzione nella zona, colpendo otto abitazioni e tre moschee. Il bombardamento ha generato panico tra i residenti, mentre le squadre di emergenza cercavano di soccorrere i feriti. Le fonti mediche hanno confermato l’entità dei danni e il numero delle vittime, sottolineando la gravità della situazione.
Attacchi in altre aree
In un altro incidente, avvenuto nella zona di Al-Mawasi, sempre nel sud della Striscia, cinque membri di una stessa famiglia sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano. Questo attacco ha suscitato indignazione tra la popolazione locale e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei civili in un contesto di conflitto prolungato. Inoltre, a Jabalia, nel nord della Striscia, altre due persone sono state uccise, aumentando il numero delle vittime in una giornata già segnata da violenza.
Situazione complessiva nella Striscia di Gaza
La Striscia di Gaza continua a essere teatro di scontri e tensioni, con un numero crescente di vittime tra i civili. Le fonti mediche segnalano che la situazione sanitaria è critica, con ospedali che faticano a far fronte all’afflusso di feriti. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione, mentre le richieste di cessate il fuoco e di intervento umanitario si fanno sempre più pressanti. La popolazione civile, intrappolata in un conflitto che sembra non avere fine, vive in condizioni estremamente precarie, con risorse limitate e un accesso ridotto ai servizi essenziali.