Il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha espresso la sua posizione contro l’operato delle Nazioni Unite, chiedendo lo scioglimento dell’organizzazione durante un evento tenutosi a Managua il 5 agosto 2025. Ortega ha definito l’Onu come un ente ormai obsoleto, incapace di affrontare le crisi globali, incluse le guerre e le deportazioni dei migranti, accusando l’organizzazione di essere uno strumento nelle mani delle potenze imperialiste.
Il discorso di Ortega
Nel suo discorso, pronunciato in Plaza de la Fe, Ortega ha affermato: “Le Nazioni Unite non servono più. Devono essere rifondate, e rifondarle significa la loro scomparsa”. Questa dichiarazione è stata fatta in occasione del 46° anniversario della Rivoluzione sandinista, un evento di grande significato per il paese.
Critiche all’Onu
Durante il suo intervento, trasmesso dalla televisione di Stato, Ortega ha criticato l’Onu, sostenendo che essa agisce come un alleato dei Paesi imperialisti e delle potenze nucleari, rimanendo passiva di fronte a situazioni di conflitto, in particolare nel Medio Oriente, e alle deportazioni dei migranti da parte degli Stati Uniti. Le sue accuse si inseriscono in un contesto più ampio di tensioni tra il Nicaragua e le istituzioni internazionali.
Allontanamento dal sistema Onu
A febbraio 2025, il Nicaragua ha già intrapreso un percorso di allontanamento da diverse agenzie delle Nazioni Unite, tra cui la Fao, il Consiglio per i diritti umani, l’Oim e l’Oil, motivando queste scelte con accuse di ingerenza e destabilizzazione. La decisione di Ortega di richiedere lo scioglimento dell’Onu segna un ulteriore passo nella sua politica di sfida alle istituzioni internazionali, riflettendo un crescente isolamento del Nicaragua sulla scena mondiale.