Assistenza al fine vita di Fido e Micio: opportunità per il benessere animale

Egidio Luigi

Luglio 20, 2025

Mi dispiace. Non c’è più niente che possiamo fare”. Questa frase, pronunciata da un veterinario, segna un momento di profonda disperazione per chi possiede un animale domestico. I cani e i gatti spesso accompagnano le nostre vite per anni, diventando parte integrante della famiglia. Quando i veterinari comunicano questa notizia, è lecito interrogarsi se ci sia davvero un’alternativa. La risposta è complessa e coinvolge un insieme di strategie per affrontare il difficile periodo del fine vita dell’animale in modo più sereno.

Le reazioni dei proprietari di animali domestici

Le reazioni dei proprietari di fronte alla notizia che la vita del loro animale sta per giungere al termine sono molteplici. Beatrice Conti, veterinaria dell’Università di Perugia, sottolinea l’importanza di considerare queste reazioni. Alcuni proprietari possono negare la realtà dei fatti, mentre altri vivono un lutto anticipatorio come meccanismo di difesa. Esistono anche coloro che cercano di affrontare la situazione in modo costruttivo, adottando un approccio che può rivelarsi benefico sia per loro stessi che per il loro animale. È fondamentale onorare il legame che unisce l’uomo all’animale, offrendo dignità a entrambi durante questo processo. Questo implica accogliere le emozioni di chi sta per perdere un compagno amato, come pianti, disperazione e insonnia.

Il significato di “non c’è più niente da fare”

Quando i veterinari affermano che non c’è più nulla da fare, non intendono affermare che la speranza sia svanita. Jessica Pierce, bioeticista dell’Università del Colorado, chiarisce che ciò significa che i trattamenti curativi, come chirurgia o chemioterapia, non sono più nel migliore interesse dell’animale. Questo non implica una mancanza di cura, ma piuttosto un cambiamento nel modo in cui ci si prende cura dell’animale. È importante comprendere che il focus si sposta verso il benessere dell’animale, cercando di garantire una qualità della vita dignitosa fino alla fine.

Segnali di disagio negli animali e come affrontarli

Gli animali domestici possono manifestare sofferenze emotive, non solo fisiche. Segnali come cambiamenti di postura, riluttanza a muoversi, leccamenti e tendenze a nascondersi possono indicare disagio. È essenziale prestare attenzione a questi segnali e comunicare con il veterinario, che potrà fornire indicazioni utili su come alleviare il malessere dell’animale. In alcuni casi, possono essere utili medicamenti specifici o anche massaggi per migliorare il comfort dell’animale.

Creare un ambiente confortevole per gli animali anziani

Per migliorare la qualità della vita degli animali anziani o malati, è fondamentale apportare modifiche all’ambiente domestico. Ad esempio, l’installazione di rampe al posto delle scale, l’uso di tappetini antiscivolo e ciotole rialzate possono facilitare la vita quotidiana dell’animale. È importante non isolare l’animale, ma piuttosto dedicare più tempo alle coccole e a giochi adatti alla sua condizione. Pierce sottolinea che l’animale ha bisogno della presenza del proprietario, del suo amore e della sua attenzione. Questo è un momento in cui è fondamentale avvicinarsi, non allontanarsi.

La collaborazione tra veterinario e proprietario

La gestione del fine vita di un animale domestico richiede una valutazione caso per caso. Conti evidenzia che è essenziale mantenere le routine dell’animale, adattandole alle sue esigenze. La collaborazione tra veterinario, proprietario e animale è cruciale per garantire un approccio personalizzato che faccia la differenza. Ogni situazione è unica e richiede attenzione e cura per affrontare al meglio questo delicato momento.

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