Rubio annulla i visti d’ingresso per i giudici della Corte Suprema brasiliana

Egidio Luigi

Luglio 19, 2025

Il 15 gennaio 2025, il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha comunicato attraverso il suo profilo ufficiale su X la decisione di revocare i visti statunitensi per il giudice della Corte Suprema brasiliana, Alexandre de Moraes, e per i suoi familiari, nonché per almeno otto dei suoi colleghi, che hanno partecipato alle recenti votazioni del massimo organo giuridico del Brasile. Questo provvedimento, come specificato da Rubio, ha effetto immediato.

Messaggio di Rubio

Nel suo messaggio, Rubio ha sottolineato che il presidente degli Stati Uniti ha espresso chiaramente l’intenzione di ritenere responsabili i cittadini stranieri coinvolti nella censura di espressioni protette negli Stati Uniti. Ha descritto le azioni del giudice Moraes nei confronti dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro come una “caccia alle streghe politica” che ha generato un clima di persecuzione e censura. Secondo il Segretario di Stato, tali misure non solo violano i diritti fondamentali dei brasiliani, ma hanno anche conseguenze che si estendono oltre i confini del Brasile, colpendo anche i cittadini statunitensi.

Revoca del visto

Rubio ha specificato che la revoca del visto riguarda non solo Moraes ma anche i suoi alleati in tribunale e i loro familiari più prossimi. Questa decisione segna un ulteriore passo nelle tensioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e il Brasile, in un contesto caratterizzato da un acceso dibattito sui diritti civili e sulla libertà di espressione.

Strategia dell’amministrazione

Il provvedimento di revoca dei visti è parte di una strategia più ampia da parte dell’amministrazione statunitense per affrontare questioni di giustizia e diritti umani a livello globale, evidenziando l’impegno degli Stati Uniti a proteggere la libertà di espressione e a contrastare le pratiche considerate oppressive. La situazione rimane tesa, con osservatori che seguiranno attentamente gli sviluppi futuri in Brasile e le reazioni da parte del governo brasiliano a queste misure.

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