In arrivo il ddl Roma Capitale, seguito dall’autonomia regionale in discussione

Egidio Luigi

Luglio 19, 2025

Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali, ha espresso il suo sostegno all’idea di maggiore autonomia per le Regioni e per Roma Capitale, sottolineando che tale approccio “fa bene a tutti”. Nel 2025, il governo italiano sta lavorando a una riforma che conferirebbe poteri speciali alla Città Eterna, mentre contemporaneamente si sta concentrando sull’importante provvedimento dell’autonomia differenziata. Calderoli ha annunciato che a settembre saranno avviate le prime intese con quelle Regioni che hanno già intrapreso negoziati con Palazzo Chigi.

La questione romana e le proposte legislative

La “questione romana” continua a essere al centro del dibattito politico. Presso la commissione Affari Costituzionali della Camera, sono state presentate diverse proposte di legge, tra cui quella del deputato del Partito Democratico Roberto Morassut, che è considerato uno dei principali sostenitori della riforma, e quella del capogruppo di Forza Italia Paolo Barelli. Inoltre, il Governo sta preparando un disegno di legge, al quale stanno lavorando la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la ministra delle Riforme Elisabetta Casellati e Calderoli stesso. Secondo le informazioni trapelate da Palazzo Chigi, il ddl dovrebbe essere presentato in Consiglio dei Ministri prima della pausa estiva.

Le esigenze del Campidoglio

Il Campidoglio, sede del governo locale di Roma, è consapevole dell’accelerazione dei lavori legislativi. Lo scorso aprile, il sindaco Roberto Gualtieri aveva chiesto un “auspicabile confronto” prima della presentazione del testo. È ampiamente riconosciuto che un incremento dei poteri per la capitale sia una necessità condivisa da diversi schieramenti politici.

Gualtieri ha messo in evidenza le difficoltà economiche della città, evidenziando che le risorse disponibili sono gravemente insufficienti. Questo problema è accentuato dal fatto che Roma, in quanto capitale d’Italia, deve affrontare oneri aggiuntivi legati alla presenza di organismi internazionali, eventi mondiali e un costante afflusso di turisti e pendolari. Secondo il sindaco, la situazione è ulteriormente complicata da un trasporto pubblico sottofinanziato e da un fondo di solidarietà comunale che penalizza la città. La richiesta di poteri maggiori si configura quindi come una risposta necessaria a queste sfide, in un contesto in cui le esigenze dei cittadini romani continuano a crescere.

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