Trump smentisce al Wall Street Journal: “Non ho scritto alcuna lettera a Epstein”

Egidio Luigi

Luglio 18, 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso la sua intenzione di intraprendere azioni legali contro il Wall Street Journal in seguito a un’intervista pubblicata il 18 luglio 2025. Durante questa intervista, Trump ha smentito categoricamente di aver scritto una lettera o di aver creato un’immagine controversa presente nell’album commemorativo per il cinquantesimo compleanno di Jeffrey Epstein.

Le dichiarazioni di Trump

In un’intervista rilasciata al Wall Street Journal, il presidente Trump ha dichiarato: “Non sono io. È una cosa falsa. È un falso articolo del Wall Street Journal“. Con queste parole, Trump ha voluto chiarire la sua posizione riguardo alla controversa immagine e lettera, che secondo lui non riflettono né il suo stile né il suo linguaggio. Ha aggiunto: “Non ho mai dipinto un quadro in vita mia. Non disegno quadri di donne. Non è la mia lingua. Non sono le mie parole”.

La questione ha suscitato un notevole interesse mediatico, non solo per il contenuto dell’articolo, ma anche per la minaccia di azione legale da parte del presidente. Trump ha avvertito i giornalisti che, se il Wall Street Journal decidesse di pubblicare l’articolo, sarebbe pronto a fare causa, proprio come ha fatto in passato con altre testate giornalistiche. Questa dichiarazione ha riacceso il dibattito sulle relazioni tra Trump e i media, un tema ricorrente durante la sua carriera politica.

Il contesto della polemica

La polemica è emersa in un momento in cui l’attenzione pubblica è rivolta a diversi aspetti della vita di Trump, compresi i suoi rapporti con Epstein, figura controversa deceduta nel 2019. Epstein era noto per le sue connessioni con diverse personalità influenti e per le accuse di traffico sessuale. La pubblicazione di contenuti che lo riguardano ha il potenziale di influenzare negativamente l’immagine di Trump, specialmente in un periodo in cui si prepara per le prossime elezioni presidenziali.

La reazione di Trump alle accuse evidenzia la sua strategia di difesa, che spesso consiste nel negare qualsiasi collegamento o responsabilità. Questo approccio è stato utilizzato anche in altre occasioni, quando si è trovato al centro di controversie simili. La sua determinazione a difendere la propria reputazione è evidente, e la minaccia di azioni legali rappresenta una parte fondamentale della sua risposta a qualsiasi accusa che lo coinvolga.

Le ripercussioni sulla stampa

La minaccia di Trump di fare causa al Wall Street Journal solleva interrogativi sulle relazioni tra il presidente e il mondo dell’informazione. Negli ultimi anni, il rapporto tra Trump e i media è stato caratterizzato da tensioni, con il presidente che ha frequentemente denunciato le notizie come “fake news”. Questa dinamica ha portato a un clima di sfiducia tra il governo e i giornalisti, sollevando preoccupazioni sulla libertà di stampa e sulla responsabilità dei media.

Il caso specifico del Wall Street Journal rappresenta un esempio di come le dichiarazioni di Trump possano influenzare la percezione pubblica delle notizie e il modo in cui vengono riportate. La reazione del presidente potrebbe avere un impatto significativo sulle future interazioni tra politici e giornalisti, con possibili conseguenze per la libertà di espressione e il diritto all’informazione.

La situazione continua a svilupparsi, mentre il pubblico attende ulteriori aggiornamenti su questa controversia e sul futuro delle relazioni tra Trump e i media.