Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato la recente dichiarazione del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, riguardo l’attacco a una chiesa a Gaza, definito “un errore”. Tajani ha sottolineato che un luogo di culto non può essere considerato un rifugio per i terroristi di Hamas, i quali non si nascondono nelle chiese cristiane, essendo fondamentalisti islamici. Queste affermazioni sono state rilasciate durante il forum Italia-Balcani sul turismo, tenutosi il 5 gennaio 2025.
Risposta alle critiche sulla cooperazione militare
Tajani ha risposto a domande sulle critiche ricevute dal governo italiano riguardo alla cooperazione militare con Israele e all’attacco alla parrocchia di Gaza, affermando che i due eventi sono distinti. Ha ribadito l’importanza di richiedere un cessate il fuoco, sottolineando che per facilitare l’ingresso degli aiuti umanitari nella popolazione palestinese è necessario mantenere un dialogo aperto con Israele. La sua posizione si basa sulla convinzione che chiudere i rapporti con Israele non aiuterebbe il popolo palestinese.
Contatti con il Cardinale Pizzaballa
Il ministro ha anche comunicato di essere in contatto con il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, il quale, insieme al patriarca Teofilo, sta entrando a Gaza con un carico di 500 tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione civile. Tajani ha chiesto a Israele di interrompere le operazioni militari e garantire la sicurezza dei due inviati durante questa missione cruciale.
Necessità di un accordo per il cessate il fuoco
Israele e Hamas, secondo Tajani, devono raggiungere un accordo per un cessate il fuoco, poiché la guerra a Gaza deve terminare. Ha evidenziato la necessità di percorrere la via del negoziato diplomatico per fermare gli attacchi che colpiscono i civili, liberare gli ostaggi israeliani e consentire l’ingresso degli aiuti necessari.
Supporto del Papa per la missione a Gaza
Una nota del Patriarcato latino di Gerusalemme ha reso noto che Papa Leone XIV ha contattato il Cardinale Pizzaballa e il Patriarca Teofilo per offrire il suo sostegno e le sue preghiere in occasione della loro missione a Gaza. Il Patriarca ha riportato che il Papa ha espresso la sua vicinanza e il suo desiderio di contribuire a porre fine alla tragedia in corso. Il Papa ha ripetuto l’urgenza di fermare le violenze e ha definito ingiustificabile quanto sta accadendo, auspicando che non ci siano più vittime.
Raid a Gaza: 14 vittime accertate
Nella mattinata del 5 gennaio 2025, una nuova ondata di raid aerei ha colpito la Striscia di Gaza, causando la morte di almeno 14 persone, secondo le autorità palestinesi. Le aree maggiormente colpite includono Khan Younis, situata nel sud della Striscia, e Jabalia, a nord. Questi attacchi hanno aggravato ulteriormente la situazione umanitaria già critica nella regione, con la popolazione civile che continua a subire le conseguenze del conflitto in corso.