Elea: il Brasile ha il potenziale per diventare leader nei database sostenibili

Egidio Luigi

Luglio 18, 2025

Il presidente e fondatore di Elea Data Centers, Alessandro Lombardi, ha preso parte come relatore al Cpdp Latam, un evento internazionale dedicato alla privacy e alla protezione dei dati, in corso fino al 13 aprile 2025 presso la Fondazione Getúlio Vargas a Rio de Janeiro. Durante il suo intervento, Lombardi ha evidenziato i vantaggi competitivi del Brasile, sottolineando che “qui abbiamo una matrice energetica pulita, una posizione geografica strategica e internet di alta qualità“. Ha quindi esortato a sfruttare queste risorse per posizionare il paese come leader a livello globale nel settore dei data center.

Criticità del settore

Il presidente di Elea ha anche messo in luce un aspetto critico: attualmente, il 65% dei dati brasiliani è archiviato all’estero. Ha richiamato l’attenzione sull’elevato costo di importazione delle attrezzature tecnologiche e sull’assenza di una politica industriale specifica per il settore. Questi fattori rappresentano un ostacolo significativo per lo sviluppo locale di infrastrutture digitali.

Opportunità per i data center

Tuttavia, Lombardi ha evidenziato come la disponibilità di una matrice energetica pulita al 90%, accompagnata da un surplus di energia rinnovabile e da una capacità tecnica già installata, possa rappresentare un’opportunità per i data center nel paese. “Il Brasile spreca quotidianamente energia sufficiente per alimentare decine di data center“, ha affermato, suggerendo che con opportuni aggiustamenti normativi e fiscali, sarebbe possibile immagazzinare i dati localmente, riducendo l’impatto ambientale e aumentando il controllo strategico.

Impegno verso la sostenibilità

Lombardi ha anche sottolineato l’impegno della sua azienda nel creare “un’infrastruttura di dati robusta e connessa con le sfide climatiche e sociali del nostro tempo”. Ha reso noto che i rapporti di sostenibilità di Elea sono disponibili sul sito web dell’azienda, in un’ottica di trasparenza.

Visione futura per il Brasile

Infine, ha concluso il suo intervento affermando che “il Brasile non ha bisogno solo di leggi, ma di una visione futura“. Secondo Lombardi, il paese possiede tutti gli ingredienti necessari; ciò che manca è un coordinamento strategico per posizionarlo al centro della mappa digitale globale.