Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha richiesto ufficialmente l’apertura di un’inchiesta giudiziaria nei confronti dei dirigenti delle multinazionali minerarie Glencore e Drummond. Questa iniziativa è scaturita dal presunto mancato rispetto di un decreto governativo che vieta la vendita di carbone a Israele. La richiesta è stata formulata in un contesto di crescente tensione internazionale e preoccupazioni umanitarie.
Posizione del governo colombiano
Petro ha dichiarato attraverso il suo profilo ufficiale su X: “Ho emesso un decreto presidenziale che vieta l’esportazione di carbone in Israele, perché è usato per fare le bombe che uccidono i bambini a Gaza.” Questa affermazione sottolinea la posizione del governo colombiano riguardo al conflitto israelo-palestinese e alla crisi umanitaria in corso.
Provvedimenti precedenti
Nel mese di agosto del 2024, il ministero del Commercio, dell’Industria e del Turismo della Colombia aveva già adottato un provvedimento simile, vietando l’esportazione di carbone a Israele. Questo divieto era stato motivato dalla “gravità della situazione umanitaria” che si era venuta a creare in Palestina, in seguito all’operazione militare condotta da Israele dopo il 7 ottobre 2023.
Richiesta di inchiesta
Nonostante questi ordini, Petro ha espresso la sua preoccupazione che Glencore e Drummond abbiano continuato ad esportare carbone verso Israele. Per questo motivo, il presidente ha chiesto che venga avviata un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità . “Chiedo al popolo svizzero e alla giustizia della Colombia di perseguire, per complicità in genocidio, gli amministratori di queste aziende,” ha aggiunto Petro.
Attività delle multinazionali
Glencore, una multinazionale svizzera, gestisce la miniera di carbone a cielo aperto più grande dell’America Latina, nota come Cerrejón, situata nel nord della Colombia. D’altra parte, la Drummond, un’azienda statunitense, è attiva in altre tre miniere nella stessa regione colombiana.
Misure internazionali
Recentemente, il governo colombiano, insieme ad altri undici paesi, tra cui Cuba, Bolivia, Nicaragua e Saint Vincent e Grenadine, ha annunciato una serie di misure per interrompere qualsiasi rapporto militare o economico con Israele, citando il “genocidio” in corso a Gaza come motivazione principale.