Echi del Tempo: l’universo complesso e affascinante di Zhang Xiaotao

Egidio Luigi

Luglio 17, 2025

Il mondo artistico di Zhang Xiaotao si svela attraverso una serie di opere che mescolano suggestioni visive e tematiche profonde, un viaggio tra il dolce e il disturbante. Fino al 28 settembre 2025, il Palazzo Merulana di Roma ospita la mostra intitolata ‘Echi del Tempo’, dove il pittore cinese presenta diciotto opere che raccontano storie di metropoli post-industriali, insetti e santi logorati dal tempo.

Le opere di Zhang Xiaotao

Andrea Romoli Barberini, curatore della mostra, sottolinea come queste opere siano un richiamo magnetico, frutto di un’arte che si nutre di esperienze personali e collettive. Le creazioni di Xiaotao si muovono tra pittura tradizionale e tecniche di animazione digitale, dando vita a una narrazione visiva che riemerge come una sorta di “risonanza del tempo”. L’artista, nato nel 1970, si distingue per la sua capacità di integrare diversi ambiti del sapere, tra cui archeologia e studi tibetani, influenzato dalla filosofia buddista e dalle credenze religiose contemporanee in Cina.

Un’estetica intensa e stratificata

Le opere di Xiaotao si caratterizzano per un’estetica complessa e stratificata, dove convivono elementi naturali, animali, fluidi corporei e oggetti simbolici, arricchiti da riferimenti autobiografici. L’artista stesso afferma che “l’arte deve essere carne e sangue”, esprimendo la necessità di creare opere che scaturiscono da esperienze di disagio e dolore. La società attuale viene descritta come un “laboratorio crudele” per gli artisti, un contesto che offre spunti di riflessione e introspezione.

Un dialogo culturale

Palazzo Merulana, con questa personale, continua a promuovere un contesto di dialogo tra pubblico e artisti, mirando a diventare un nodo dinamico della rete culturale. La mostra di Xiaotao non è solo un’esposizione, ma un’opportunità per il visitatore di immergersi nell’universo visivo dell’artista, con la possibilità di interpretare le opere come un’unica esperienza totalizzante.

Il curatore evidenzia come l’unicità delle opere derivi dalla loro complessità e dall’articolazione di un discorso visivo che unisce immagini statiche e in movimento. Ogni elemento, pur essendo potenzialmente autonomo, si interconnette con gli altri in un gioco di significati, creando un’esperienza immersiva e coinvolgente per chi si avvicina all’arte di Zhang Xiaotao.

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