Una scoperta degna di un romanzo d’avventura: in un ripostiglio polveroso di una modesta casa di campagna, tra rastrelli e vecchie canne da pesca, è riaffiorato un tesoro che racconta secoli di storia europea. Nessuno avrebbe immaginato che dietro un anonimo quadro in tela si nascondesse un forziere sigillato, colmo di monete d’oro antiche e moderne, ognuna etichettata con cura maniacale. Il valore stimato? Ben due milioni di euro.
Il segreto dorato che ha sconvolto Castillonnès
La vicenda ha avuto inizio a Castillonnès, nel cuore del Lot‑et‑Garonne, quando alcuni estimatori hanno raccolto voci insistenti su una collezione numismatica rimasta celata per decenni. La casa apparteneva al numismatico Paul Narce, che, senza eredi diretti, ne aveva preservato gelosamente il contenuto fino alla sua scomparsa. Grazie al loro fiuto e ad alcune testimonianze locali, gli appassionati hanno individuato il ripostiglio segreto e, con grande sorpresa, hanno aperto il baule ritrovando un insieme di monete che spazia dalla Grecia classica al tardo Medioevo.

Thierry Parsy, esperto di fama internazionale, ha definito la raccolta “eccezionale sia per quantità che per rarità”. In effetti, non si tratta di un mero allineamento di monete preziose, ma di un vero e proprio percorso storico: ogni pezzo è un frammento di epoche e luoghi lontani, un testimone delle dinastie e delle civiltà che hanno plasmato l’Europa.
Un viaggio in oro attraverso i secoli
Nel forziere, suddivise in sacchetti di stoffa e piccoli contenitori, si trovano:
Coniazioni antichissime, che raccontano la vita delle prime polis greche e dell’impero bizantino, quando il solidus battuto a Costantinopoli dominava il commercio mediterraneo.
Monete merovingie e provinciali, emesse in Fiandre e Aquitania, tra le quali risaltano sette esemplari del celebre “Principe Nero”, simbolo delle lotte anglo‑francesi del XIV secolo.
Capolavori dell’arte numismatica gotica: un “parigino d’oro” del regno di Filippo VI di Valois, con al dritto il ritratto regale coronato di motivi floreali.
Emissioni reali dal XVII al XVIII secolo: ventiquattro sterline d’oro battute dopo la morte di Luigi XVI nel 1793, che aprono uno squarcio sulla tumultuosa stagione rivoluzionaria.
Una rarissima moneta da cinque franchi, prodotta in soli 40 esemplari per celebrare l’Esposizione Universale di Parigi del 1889, quando la Torre Eiffel inaugurava un’epoca di innovazione.
Infine, dieci sacchetti contenenti ciascuno 172 monete da 20 franchi – piccoli lingotti d’oro pronti a riassumere il valore di un’epoca di espansione economica e fiducia nelle istituzioni.
La grande occasione: Hôtel Drouot, 10–11 Luglio
Ora che il segreto è venuto alla luce, la prestigiosa maison d’aste Beaussant Lefèvre si prepara a valorizzare questa collezione straordinaria. Martedì 10 e mercoledì 11 giugno, all’Hôtel Drouot di Parigi, appassionati e investitori di tutto il mondo potranno contendersi non semplici monete, ma autentici testimoni di epoche, dinastie e trasformazioni sociali.
Che siate collezionisti alla ricerca di un pezzo unico o semplici curiosi affascinati dal fascino millenario dell’oro, questa è un’occasione irripetibile per aggiudicarsi un frammento tangibile della storia europea. Non resta che attendere il calore del martelletto e l’esito di quella che promette di essere l’asta numismatica dell’anno.