Il nuovo Honor V5 punta tutto sullo spessore record e su un comparto fotografico avanzato. Ma sotto il design sottile si nascondono scelte precise e qualche compromesso.
Nel mondo degli smartphone pieghevoli, ogni millimetro conta. E Honor lo sa bene: con il suo nuovo Honor V5, appena presentato in anteprima in Cina, punta dritto al primato del fold più sottile al mondo. Solo 4,1 mm da aperto, un valore da record che lo proietta subito nella competizione più accesa del mercato, insieme a Samsung, Oppo, Vivo e Xiaomi, tutti impegnati nel confronto sul design più compatto. Ma se da un lato i numeri impressionano, dall’altro emergono anche scelte mirate che trasformano il record in strategia commerciale.
Design, spessore e compromessi: cosa cambia davvero dal V3
Chi ha già conosciuto l’Honor V3 noterà pochissime differenze reali: il nuovo V5 è più un’evoluzione estetica che un salto generazionale. Le dimensioni restano quasi invariate – 156,8 x 145,9 x 4,1 mm da aperto, 8,8 mm da chiuso – ma alcune versioni arrivano fino a 9 mm in chiusura. Il motivo? Colorazioni diverse con back cover in materiali differenti, dove il policarbonato serve a mantenere il primato di sottigliezza.
Ma l’elemento che più attira l’attenzione è il camera bump posteriore, una vera e propria cupola fotografica che sporge ben oltre lo spessore del telefono stesso. In pratica, da chiuso il blocco fotocamere è più spesso del fold intero. Una scelta che, se da un lato rende difficile trovare cover compatibili, dall’altro consente a Honor di non scendere a compromessi sulla qualità fotografica.

Il peso contenuto a 217 grammi, nonostante la batteria da 5860 mAh e i materiali resistenti, è un altro punto a favore. Più leggero di molti smartphone standard, il V5 si lascia usare con facilità. L’effetto visivo, però, potrebbe trarre in inganno: accostato al V3, la differenza di spessore è quasi impercettibile, tanto che in alcune colorazioni il modello precedente sembra persino più sottile.
Display e hardware: due ottimi AMOLED e prestazioni al top
I due pannelli AMOLED LTPO restano un punto di forza del V5. Quello interno da 7,95 pollici e quello esterno da 6,43 pollici offrono luminosità dichiarata fino a 5000 nit, ma i valori reali si attestano tra 1300 e 1600 nit. Più che sufficienti per un uso confortevole anche in pieno sole. Nessun cambio drastico nei display, ma arrivano nuove protezioni: Anti-Scratch NanoCrystal Shield per l’esterno e Super Armored Inner Screen per l’interno. Nominali o no, promettono una maggiore resistenza contro urti e graffi.
Sotto la scocca, spazio al nuovo Snapdragon 8 Elite, con RAM LPDDR5X e storage UFS 4.0, un pacchetto hardware che assicura prestazioni di fascia alta in ogni contesto. Ma attenzione alle versioni: il modello con 1TB di memoria interna è l’unico ad avere una batteria da 6100 mAh, mentre le varianti con tagli inferiori sono dotate di 5860 mAh. Una scelta che potrebbe spingere i consumatori verso il modello più costoso solo per avere migliore autonomia.
Sul fronte fotocamere, il V5 presenta un blocco composto da tre sensori: principale Sony IMX906 da 50MP, ultrawide da 50MP e teleobiettivo da 64MP con apertura f/2.5. Un comparto che si avvicina ai migliori cameraphone del mercato, senza penalizzare troppo l’esperienza d’uso. Le due selfie cam da 20MP, però, restano senza autofocus.
Il prezzo in Cina parte da CNY 8.999 (circa 1255 euro) per la versione base da 12/256GB, con punte di CNY 10.999 (1535 euro) per il modello top da 1TB. In Europa si attende il lancio ufficiale entro la fine dell’estate, con prezzi che probabilmente subiranno un rincaro minimo, compensato da coupon e bundle promozionali.